Un
tempo adoravo la primavera, lo sbocciare dei fiori e la rinascita della natura.
Mi piace tuttora, anche se non come prima. Ci sono anche nata, in primavera, ma
non sono mai stata un’amante dei compleanni. Quindi no, non è tra i motivi per
cui l’aspettavo con impazienza. Piuttosto, quando arrivava, per me voleva dire
che la scuola stava per finire. L’autunno invece sanciva la ripresa delle
attività scolastiche, cosa che mi metteva sempre ansia e tristezza.
Lo
ammetto, a me non piaceva andare a scuola. Studiavo solo ciò per cui ero
portata e socializzavo il minimo indispensabile. Pur non vedendo l’ora che
finisse, però, non mi assentavo mai. Tutti i periodi dell’anno in cui c’erano
le vacanze, per me erano i migliori. Poi mi sono diplomata e qualcosa è
cambiato. All’Università mi sono trovata decisamente meglio, ho stretto belle
amicizie e ho studiato materie interessanti. Ogni anno aspettavo con gioia
l’arrivo di ottobre, per poter riprendere le lezioni. È dal 2009, quindi, che
ho iniziato ad apprezzare e amare l’autunno, come poi anche l’inverno. Da
allora ne subisco il fascino! Dopotutto, queste stagioni sono anche quelle che meglio
si addicono al mio essere introversa e nostalgica. Per me è come indossare
qualcosa di comodo, che mi avvolge teneramente e mi coccola, facendomi sentire
al sicuro.
Non
mi dispiace che l’aria rinfreschi perché odio la calura estiva, dal momento che
soffro di pressione bassa. Non mi dispiace nemmeno che le giornate si
accorcino, perché vado a dormire presto. Nelle serate più fredde non mi pesa
rimanere a casa, sotto le coperte, a leggere un bel libro. Adoro le tisane, la
mia preferita da un po’ di tempo è quella al cacao. È il mio rituale della sera
prima di mettermi a letto. Se esco, invece, mi piace sedermi in un bar e
ordinare una cioccolata calda, che dev’essere fondente, altrimenti per me non è
cioccolata! Zucche, castagne e spremute di melagrane sono tra i cibi autunnali che
prediligo. D’inverno poi adoro i brodini, la polenta e le zuppe di legumi. Le
giornate di pioggia non mi infastidiscono se so che posso tranquillamente
rimanere a casa. Adoro le atmosfere soffuse, le luci tenui, i colori caldi e i
ritmi più lenti della natura. Perché sono lenta anch’io, pigra e a tratti
malinconica.
E
poi c’è l’ispirazione, che normalmente ritorna in autunno, dopo avermi
abbandonata nei mesi più caldi. Quando sudo non riesco a concludere nulla, per
scrivere ho bisogno di temperature piacevoli. Come dicevo prima, sono lenta!
Per terminare un romanzo mi ci vuole molto tempo, motivo per cui la mia
trilogia fantasy ha impiegato tanto per giungere alla conclusione. Ma con il
romanzo successivo ho cercato di accelerare i tempi, anche se tutto dipende sempre
da quanto e quando sono ispirata. C’è qualcosa nell’autunno che mi invoglia a
scrivere!
Sono
fatta al contrario, vado in letargo d’estate e mi risveglio a settembre. I
colori che la natura assume in questa stagione sono, a mio avviso, tra i più
belli da poter ammirare. E io ne rimango ogni volta colpita! Proprio per questo
ho voluto che mio padre dipingesse una foresta autunnale da poter tenere in
camera, sulla parete di fronte al mio letto. Sprofondare in quei colori mi dà
un senso di benessere. Ecco, forse è proprio questa la sensazione che mi
accompagna da settembre in avanti.
Il
Natale, poi, è la festa dell’anno che preferisco. Sarò banale, ma trovo che sprigioni
della magia. Adoro gli addobbi, le luci, le vetrine colorate dei negozi, i
dolci e i profumi che si respirano a dicembre. Anche se il clima si raffredda, l’atmosfera
si riscalda. L’autunno è un traghetto per il Natale, un motivo in più per amarlo.
Qual è invece la vostra stagione del cuore?

